Maria sulla strada della croce

Un itinerario nascosto tra capolavori della Chiesa al Museo

Nel ciclo di incontri “Alla scoperta del Tesoro. Un museo e i suoi racconti”, giovedì 16 settembre alle ore 20.30, presso il Santuario di Monte Berico, verrà proposto un percorso d’arte inedito – “Maria sulla strada della Croce. Un itinerario nascosto tra capolavori dalla chiesa al museo”, promosso dall’Ordine dei Servi di Maria e a cura della storica dell’arte Agata Keran e di p. Attilio M. Carella osm – che unisce tematicamente due importanti ricorrenze liturgiche del mese in corso, ossia l’Esaltazione della croce e l’Addolorata. Il percorso attraverserà diversi luoghi del santuario iniziando dalla Penitenzieria, dove è stabilito il punto di partenza, e attraversando in seguito anche alcuni ambienti normalmente preclusi alla fruizione pubblica.

Il tema della passione di Cristo e del dolore materno di Maria ha ispirato una rigogliosa produzione artistica nel corso dei secoli e, infatti, il santuario vicentino custodisce numerose testimonianze di pregio di tale iconografia, prodotte in tempi diversi dal Medioevo all’età contemporanea. Nella grande mole di opere che in vario modo attraversano il medesimo fulcro narrativo, sono state selezionate alcune immagini guida tra cui il Crocifisso e la Pietà, entrambe quattrocentesche e custodite nella Penitenzieria, per poi incontrare due capolavori legati all’antica arte dell’icona, fino ad arrivare in una sala tematica del museo dedicata esplicitamente all’Addolorata, dove lo sguardo incontra un nucleo di dipinti realizzati da Lina Rosso, una grande protagonista dell’arte sacra del Novecento.

Il percorso è a ingresso libero, con l’obbligo di green pass. Info: bibliotecamberico@gmail.com – www.monteberico.it

Nota storica sul crocifisso quattrocentesco custodito a Monte Berico

Didascalia: Crocifisso ligneo, XV sec., Vicenza, Santuario di Monte Berico

Agata Keran (in collaborazione con l’archivio di Monte Berico)

Collocato attualmente nella cappella della Riconciliazione (“Penitenzieria”), ambiente novecentesco adiacente alla Basilica di Monte Berico le cui vetrate si affacciano verso la valle del Silenzio, il magnifico crocifisso ligneo appartiene al nucleo più antico di opere conservate nel santuario mariano, fondato nel 1428. Del tutto incerta è la sua destinazione originaria. La lettura di alcune fonti d’archivio ha sollecitato alcuni studiosi a considerare il legame con una cappella della chiesetta primitiva, realizzata tra il 1458 e il 1459, grazie alla donazionedi Gaspare detto Testa del fu Girardo, carbonaio “de Alemania”. Spinto dal nobile proposito di impreziosire il santuario, nel 1452, offre a fra Antonio da Bitetto, allora priore del convento, “una pezza di terra, otto campi circa, in Pojana di Granfion”, a patto che il ricavo di vendita del terreno venga impiegato per erigere la cappella dedicata “ad reverentiam Crucifixi”. Probabilmente la cappella non era ancora ultimata nel 1459, se nel suo testamento Gaspare obbliga “Lazaro e Vivaro fratelli Pezzaroli”, in quanto beneficiati con il lascito di un terreno, a offrire un contributo alla realizzazione della cappella, iniziata probabilmente un anno prima e posta all’interno della chiesetta gotica (Montagna 1963). A differenza di quanto ipotizzato da Montagna, Dani propone l’ubicazione della cappella all’esterno, lungo la parete a sud-ovest verso Arcugnano, funzionale pertanto alle celebrazioni all’aperto (Dani 1984).

 

I documenti d’archivio non menzionano in alcun modo la presenza del crocifisso ligneo all’interno della cappella, rimossa definitivamente nel 1733 (Rumor 1911). Rimane del tutto irrisolta la domanda sul presunto trasferimento del prezioso cimelio dalla chiesa ai Portici, il cui cantiere inizia nel 1746. La prima notizia certa legata al crocifisso come manufatto risale al 1747, quando durante la costruzione dei Portici, i “presidenti della fabbrica” chiedono al marchese Luigi Sale di donare “l’antico Capitello detto del Crocifisso”, ottenendo il suo placet con la condizione “di colocare, cioè, in conveniente sito l’imagine venerata del Crocefìsso, ora esistente nel Capitello” (Rumor 1911).

Ma si tratta proprio della stessa opera? A partire da questa data, le notizie si fanno sempre più dettagliate e ci conducono a scoprire la traslazione della cappella del Crocifisso al 28° portico (Disconzi 1800), per poi giungere in corrispondenza del raccordo tra i due bracci del porticato, dove si trova tuttora. Nel 1972, il venerato crocifisso verrà spostato, invece, all’interno del nuovo ambiente della Penitenzieria, inaugurata il 16 dicembre 1972.

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