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Museo d’arte sacra

ARTE SPIRITUALITÀ CATECHESI

Nel cuore dell’antico convento, un luogo colmo di testimonianze secolari

di devozione mariana e di altre opere d’arte e cimeli della raccolta storica

dei Servi di Maria

La sede museale è aperta dal 1996, dopo il restauro dell’ambiente, che ha riportato in luce una serie di frammenti affrescati, risalenti a epoche diverse. Come conferma anche la presenza di antiche incisioni su uno dei muri nella sala d’ingresso, riconducibili al passaggio dei pellegrini, qui era ubicata la foresteria del convento, attiva dal XVI all’inizio del XVIII secolo, quando fra Ferdinando Gabrielli da Rovato ottenne il consenso del capitolo per ristrutturare a proprie spese lo spazio.

Testimonianza ancora chiara di questo intervento è il salone “dei Consultori”, o meglio dei “Frati illustri”, di gusto arcadico per quanto riguarda le immagini paesaggistiche affrescate da Francesco Aviani (1662?-1715).

Nel corso del tempo, l’ambiente subisce varie integrazioni sul piano decorativo, fino ad assumere un assetto solenne ma eclettico, dovuto in ultima istanza al crollo del soffitto settecentesco, provocato da incursioni aeree durante la Seconda Guerra Mondiale.

La denominazione del salone ricorda il ruolo svolto dai Servi di Maria come consultori della Repubblica Serenissima. In realtà, la sequenza dei ritratti – che fanno parte della decorazione murale eseguita tra il Sette e l’Ottocento – è iconograficamente più ampia e riguarda anche i priori generali dell’Ordine.

L’attuale allestimento è frutto di una capillare ricognizione di tutto il patrimonio artistico custodito a Monte Berico, eseguita nel 2020-2022, che ha portato alla realizzazione di un nuovo percorso museale, suddiviso in sezioni tematiche, distribuite in sei sale museali e in grado di offrire una narrazione didatticamente fluida del suo insieme.

Attualmente la dimensione complessiva della sede museale è di circa 360 mq.

Sono esposti circa 300 manufatti, estremamente eterogenei dal punto di vista dimensionale e tecnico.

L’itinerario può essere suddiviso in cinque diversi nuclei:

  • il deposito storico degli ex voto offerti alla Madonna di Monte Berico e realizzati in molteplici forme artigianali e artistiche;
  • le donazioni spontanee dei credenti, diverse da ex voto, provenienti da collezioni familiari soprattutto di arte e di oreficeria;
  • il corpus di suppellettili ecclesiastiche e arredi liturgici usati nei secoli al santuario di Monte Berico;
  • il patrimonio artistico appartenente alla Provincia Veneta dell’Ordine dei Servi di Maria: opere d’arte, manufatti devozionali, suppellettili ecclesiastiche e arredi liturgici, provenienti in parte da alcuni conventi ora soppressi;
  • le icone postbizantine della raccolta dei Frati di Monte Berico.